Parliamo di Intelligenza

Due incontri a Bagnolo Mella, presso l’Associazione Culturale e di Volontariato «Francesca Cominetti»

Video:

(video MP4)

Video:

(video MP4)

Grazie, Halit!

Chi è il vincitore del Trofeo Palma d’Oro al 53° Salone Internazionale dell’Umorismo, a Bordighera

Nato nella città bulgara di Kırcaali nel 1970, Halit Kurtulmuş ha studiato alla Scuola Nazionale d’Arte “Dimitar Dobrovich” di Sliven, dal 1984 al 1989.

Nel 1991 emigrò dalla Bulgaria in Turchia e si stabilì a Bursa.

Il suo interesse per il disegno di cartoni animati è iniziato nel 2009.

Le sue opere sono state presentate in due mostre personali e in molte mostre collettive di cartoni animati. Si dedica alla pittura oltre al disegno di cartoni animati.

Il suo lavoro è stato esposto in concorsi di fumetti nazionali e internazionali e pubblicato negli album di fumetti preparati.

Ha vinto numerosi premi in concorsi di fumetti nazionali e internazionali.

È sposato e padre.

(da Halit Kurtulmus Aytoslu Profilo – Irancartoon)

Al 53° Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera ha vinto il trofeo Palma d’Oro con questi lavori:

Aggiungo la mia gratitudine ad Halit per la preziosa caricatura che ha voluto regalarmi:

Assieme ad uno suo disegno fuori concorso:

con questa dedica:

Vivissime congratulazioni da parte mia!!!

Alessandro Zucchelli

Perché si ride

Intervento del sottoscritto al 53° Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera – 25 giugno 2023

Formato Power Point (le diapositive come sono state presentate a Bordighera)

Formato MP4 (un video continuo, con 7 secondi per ogni diapositiva)

visibile direttamente da qui:

Formato PDF (un lungo foglio, con l’immagine di tutte le diapositive)

… purtroppo, il registratore che tenevo nel taschino, non ha funzionato, quindi manca la mia voce. Rimango comunque volentieri a disposizione per ogni chiarimento: qui ci sono i miei contattisandro.zucchelli@email.it

il Rilassamento in meno di un minuto

Si può imparare a rilassarsi rapidamente utilizzando una tecnica di condizionamento.

Questa tecnica può essere utilizzata per affrontare situazioni ansiose o per visualizzare la realizzazione di obiettivi importanti.

Il condizionamento è un processo attraverso il quale il sistema nervoso apprende come prepararsi al meglio per situazioni conosciute, come guidare un’automobile o digerire il cibo. Questo ci permette di non dover inventare un nuovo metodo ogni volta, ma di affidarci a quello che l’esperienza ci ha dimostrato essere efficace.

Per imparare la tecnica di rilassamento condizionato, è necessario seguire le istruzioni nel video o nel file scaricabile e ripetere l’esercizio completo meno di venti volte.

Una volta acquisito il condizionamento, basta mettere le mani nella posizione indicata e completare l’esercizio per raggiungere uno stato di rilassamento sufficiente per affrontare situazioni ansiose o visualizzare la realizzazione di progetti importanti.

Rimango comunque volentieri a disposizione per ogni approfondimento: basta scrivermi alla email

il video delle istruzioni

Qui sotto, il testo in PDF, scaricabile e stampabile:

La Fabbrica dei Martiri

Spesso, essere dalla parte della ragione non conviene

Tre video per analizzare cosa succede a cercare di avere ragione: un’abitudine che si manifesta spesso nelle discussioni di sport o di politica, ma che ha anche gravi controindicazioni, perché produce spesso l’adesione ad opinioni collettive che possono portare conseguenze pesanti. Buona visione!

1 – Le Origini
2 – Le Conseguenze
3 – Il Superamento

Tecniche Educative

Quattro video di semplici accorgimenti per far meno fatica ed aumentare l’efficacia dell’intervento educativo. I primi tre cominciano con il medesimo esempio, per poter essere guardati nell’ordine preferito.

1 – La Comunicazione ed i Castighi


2 – La Comunicazione ed il Buon Esempio


3 – La Comunicazione ed i Premi


4 – La Gestione dei Premi

Quanto costa essere intelligenti!

L’intelligenza non è solo un vantaggio.
Grazie all’intelligenza è stato possibile il progresso, che ha consentito alle persone di vivere meglio, ed in maggior numero. Al «non uccidere» con l’intelligenza è stato sostituito il «fai vivere» aumentando tanto il numero di persone che non muoiono alla nascita quanto quelle che non muoiono di malattia, oltre al benessere ben superiore a quello della vita nelle caverne.

Tuttavia, la persona intelligente ha anche molti problemi che, se non disponesse di questa qualità, non avrebbe. Non a caso, sono molte le persone intelligenti che cercano di intontirsi, ricorrendo a sostanze chimiche, che siano farmaci, o alcool, o stupefacenti.

Fin dall’antichità si sapeva di questo problema, e Omero ha scritto la storia delle difficoltà della persona più intelligente del momento, Ulisse, che ha impiegato dieci anni invece che dieci giorni come i suoi colleghi. Se vuoi approfondire questa vicenda, ho pubblicato un libro: «Il Segreto di Omero»

Approfondendo l’analisi sui motivi per cui l’intelligenza crea problemi, qui un video dove fornisco qualche indicazione per ridurne gli aspetti negativi . Deriva dalle mie riflessioni a proposito di quanto mi aveva detto un caro amico, Umberto Isoli, una ventina di anni fa.

Come fare per ridurre il proprio Quoziente Intellettivo

Anche se sono poche le persone consapevoli di questo desiderio, sono invece molte quelle che, non sopportando la grande capacità mentale in loro possesso, imparano, per tentativi ed errori, a ridurne le potenzialità. Di solito, si tratta di persone intelligenti che non hanno studiato: lo studio, infatti, è il sistema inventato fin dall’antichità per diventare padroni della propria intelligenza. Chi studia costringe il pensiero ad umiliarsi per apprendere quanto proposto da altri, e a non distrarsi secondo le proprie inclinazioni. Per questo, l’alternativa migliore al voler ridurre il Quoziente Intellettivo, è il riprendere lo studio, in modo disciplinato e programmato.

In Oriente, invece, il metodo utilizzato per diventare padroni del pensiero era la venerazione dei maestri. Accettare di essere ignoranti e di ubbidire ciecamente alle parole del maestro è un valido sistema per imporre una disciplina al proprio pensiero, al punto di poter diventare, al termine, maestri a propria volta.

Il motivo per cui l’alto quoziente di intelligenza disturba, infatti, è fondamentalmente l’astrazione. La persona intelligente riesce a trovare l’elemento astratto che consente di applicare la logica alla realtà: se si dovesse registrare nome e cognome di ogni persona che sale su un mezzo pubblico, per decidere poi quando fosse pieno, sarebbe un problema non indifferente. Invece, si chiamano tutti “persone”, in questo modo uno vale l’altro, ed il numero delle persone che salgono sul mezzo pubblico può essere definito a priori, indipendentemente dal valore sociale di ogni singola persona. L’astrazione permette i ragionamenti, ma perde il valore individuale. E chi non ha studiato rischia, proprio grazie all’astrazione, di non riuscire a fermarsi e di ridurre tutto a regole che inevitabilmente finiscono per diventare, prima o poi, contraddittorie.

Anche se nella maggior parte dei casi non si è consapevoli dei motivi per cui l’intelligenza diventi disturbante, si impara presto a ridurne le capacità, mediante il ricorso a piacevoli veleni. Fin dall’antichità, l’alcol è stato uno di questi: se in dosi moderate aiuta ad uscire dall’astrazione quel tanto che basta per evitare gli eccessi dell’autocontrollo, quando l’intelligenza insiste a ragionare su tutto ecco che diventa indispensabile il ricorso al bere per uscire dalla prigione creata dal pensiero astratto. La maggior parte delle persone dedite all’alcol, pur con le debite eccezioni (e quindi senza entrare nell’astrazione della fredda osservazione intelligente), hanno un alto quoziente di intelligenza, e un basso livello di studio. Analogamente succede con altre tante sostanze, alcune note dall’antichità, altre scoperte di recente, che hanno il medesimo obiettivo, di ridurre almeno provvisoriamente le capacità mentali. Anche nella popolazione tossicodipendente si può osservare la frequenza di un alto quoziente intellettivo accanto a basso titolo di studio.

La via del recupero di queste persone consiste, soprattutto, nella validità del maestro da accettare: che si tratti di comunità, o di gruppi di autoaiuto, il lavoro che consegue l’accettazione delle regole imposte e non criticabili è la porta per riprendere la padronanza del pensiero, perdere il desiderio di rinunciare alla propria intelligenza, e riprendere a vivere non sotto sostanze ma sapendo guidare il proprio pensiero.