Regàlati un anno nuovo. E anche i successivi.

«Un esercizio »

Premessa.

Questo articolo è destinato agli auguri per il Compleanno. Ci saranno i regali: e io ti propongo un esercizio che potrai fare anche all’ultimo momento, prima di aprirli, ma puoi anche provarlo adesso, mentre leggi, perché sarà ugualmente efficace. Oppure dopo, o in qualsiasi altro momento: funziona sempre.

L’esercizio.

Su questa Terra ci sette miliardi e settecento milioni scarsi di persone (il numero esatto, momento per momento, lo trovi qui). Questo vuol dire che, se si scrivesse il nome di ciascun umano, uno per uno, bambini, donne, uomini, anziani, su un bigliettino di carta, di quella normale, dello spessore di un decimo di millimetro, allora, a mettere in fila tutti i bigliettini, si otterrebbe una fila lunga poco meno di settecentosettanta chilometri, come da Milano a Bordeaux, in linea d’aria.Mi_BordeauxVorrei che ti fermassi un istante a visualizzare la fila di bigliettini con i nomi di quanti stanno vivendo adesso, ben vicini l’uno all’altro, da Milano all’Oceano Atlantico, a Bordeaux: tu, io, i tuoi amici, siamo ciascuno un bigliettino all’interno di quella lunghissima fila lunga settecentosettanta chilometri.

A questo punto, desidero che tu scelga, tra tutti questi sette miliardi e settecento milioni di individui, una persona con la quale fare il cambio di vita, tu al suo posto e lui al tuo. Scambiando tutto: intelligenza, affetti, esperienza, genitori, amici, abitazione, impegni, comodità e scomodità… tutto! Naturalmente non si tratterà di un bigliettino a caso tra i sette miliardi e settecento milioni: sarà un nome ed un cognome che conosci bene, col quale saresti contento di scambiare tutto, anche se questa persona potrebbe non essere altrettanto contenta.

Fatto?

Vuoi pensarci ancora un po’ prima di continuare?riccoEpoveroAdesso, considera questa persona: l’hai scelta su sette miliardi e settecento milioni di individui perché, sommando i pro ed i contro, ha la tua approvazione. Immagino che anche questa persona possa aver avuto momenti neri e momenti di difficoltà ma, sicuramente, visto che l’hai scelta, abbia anche tante speranze, e molti più aspetti positivi che negativi.

Non conosci tutti i sette miliardi e settecento milioni di viventi: quindi, se hai scelto questa persona per scambiare con lei la tua vita, vuol dire che la stimi e la apprezzi al punto da non aver bisogno di conoscere altri. In altri termini, sei sicuro che varrebbe la pena di scambiare tutto con lei.

Per essere stata scelta, questa persona deve essere, almeno ai tuoi occhi, la migliore su sette miliardi e settecento milioni di esseri umani: un bigliettino scelto in una fila di foglietti che parte da Milano ed arriva a Bordeaux. Non uno qualsiasi: uno preciso, con un preciso nome e cognome e anche una data di nascita. Sicuramente, si tratta di una persona fantastica, con doti straordinarie che, probabilmente, tu conosci meglio di ogni altro, visto che le hai dedicato la tua preferenza.

Prima di continuare, voglio svelarti due segreti.

Il primo. Ho proposto questo esercizio a diverse centinaia di persone, in tante lezioni, conferenze, e incontri. Regolarmente, più del 99% degli interessati mi ha risposto che non avrebbe fatto il cambio con alcuno. Per quasi tutti, la persona fantastica, con cui fare scambio di vita, era solo se stesso. Per l’uno per cento, invece, il problema era dovuto al non aver capito bene la domanda: dopo la spiegazione, anche questi erano d’accordo sul non aver nessuno meglio di se stesso. Non lo sai, non ci pensi mai, ma tu, per te, sei la persona migliore che ci sia. Solo che, non sapendolo, non credendoci, non ti “usi” al meglio, non ti rispetti, non ti fai valere abbastanza. Adesso sai che su sette miliardi e settecento milioni di persone viventi, non ce ne è uno che, ai tuoi occhi, sia migliore di te.

Il secondo segreto. Ho proposto questo esercizio anche in carcere, quando ero volontario presso la Casa Circondariale “Canton Mombello”, a Brescia, e l’ho proposto ad un gruppo di detenuti. Anche per ciascuno di loro, il migliore del Mondo era se stesso, ma in un caso non è stato così. Credendo che questa persona non avesse capito, ho rispiegato, ma mi ha confermato: c’era una persona con la quale avrebbe voluto scambiare la vita, in tutto, senza esitazioni. Gli ho chiesto chi fosse. «È mio figlio. Lui ha imparato dalla mia esperienza, è su un’altra strada, non farà i miei errori, e ne sono orgoglioso!».

E adesso, tocca a te!

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Pubblicato da

Alessandro Zucchelli

vedi www.sanzuc.it